Marketing Agrituristico
Per attività agrituristica si intende esclusivamente l’attività di ricezione ed ospitalità esercitata dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura ed allevamento del bestiame, che devono rimanere principali.
Sia che si voglia iniziare un’attività agrituristica, o una fattoria didattica/sociale, occorre (oltre ad un chiaro intento, alla voglia di reinventarsi ogni giorno e di darsi da fare), seguire un preciso schema di progettazione, che si può riassumere in quattro passaggi:
- Valutazione delle Risorse
- Valutazione del Contesto territoriale
- Scelta dell’offerta e dei servizi
- Programmazione degli interventi
Valutazione delle Risorse
Si disegna un quadro il più possibile completo delle risorse umane e strutturali presenti nell’azienda, rammentando che in tutte le aziende deve esistere una certa elasticità nell’impiego delle risorse umane, nelle scelte produttive e nella destinazione delle infrastrutture (edifici, fienili, stalle, ecc.). Lo stesso vale con l’impiego della manodopera che, con opportuni aggiustamenti, potrà essere liberata da determinate incombenze aziendali per dedicare parte del suo tempo all’attività di agriturismo.
L’esame delle risorse va condotto elencando: le risorse immediatamente disponibili, come un edificio rurale da tempo abbandonato; e quelle potenziali, per esempio un terreno incolto che potrebbe essere coltivato, oppure ospitare un agricampeggio.
Valutazione del Contesto territoriale
Tenendo in considerazione le caratteristiche del territorio si delinea con chiarezza la propria situazione.
Anche qui occorre evitare schematismi e rigidità eccessive. Di fatto, l’esperienza fatta dalle aziende che già operano in Italia mostra non pochi casi di fattorie didattiche perfettamente vitali anche se nate in aree oggettivamente svantaggiate. In questi casi a fare la differenza è soprattutto la capacità dell’imprenditore di organizzare un’offerta valida curando in modo particolare la promozione pubblicitaria.
Scelta dell’offerta e dei servizi
Una volta raccolti tutti i dati è possibile affrontare l’effettiva scelta su quale tipo di ospitalità agrituristica organizzare. In questa fase si immagina una prima ipotesi su cui lavorare. E’ indispensabile stabilire un rapporto con altre fattorie didattiche. Appurato che esistono le condizioni di massima per creare un’iniziativa imprenditoriale in questo campo, diventa di fondamentale importanza avere l’aiuto di qualche esperto del settore, che verifichi e corregga il piano di massima elaborato dall’imprenditore, informandolo anche circa eventuali risorse finanziarie pubbliche disponibili.
Altrettanto necessaria è la visita ad aziende che operano da anni nel settore: aiutando ad acquisire dati e suggerimenti pratici su funzioni ed organizzazioni di un’impresa tale.
Programmazione degli interventi
Terminata questa fase di studio e deciso, il tipo di fattoria verso cui orientarsi, spetta all’imprenditore programmare i vari tipi di interventi necessari per avviare l’attività. Se temporalmente i lavori di ristrutturazione devono precedere la richiesta di sopralluogo per certificare l’idoneità igienico sanitaria dei locali e delle attrezzature destinate all’ospitalità, sarà bene prendere subito contatti con l’Asl di competenza per tenere conto dei criteri da loro adottati per dare la certificazione, prima di attuare il progetto definitivo di ristrutturazione.
Requisiti per l’esercizio dell’attività agrituristica
L’attività agrituristica può essere attivata da:
- imprenditori agricoli definiti ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile (anche non IAP) singoli o associati attraverso l’utilizzazione della propria azienda
- imprenditori agricoli che svolgono attività agricola da almeno due anni.
- imprenditori agricoli che hanno superato il corso formativo di almeno cento ore, anche in forma modulare come stabilito dalla DGR n. 1205/2012 (tali corsi sono, di norma, organizzati dalle Associazioni di categoria degli agricoltori e comunque dagli organismi di formazione accreditati ai sensi della L.r. n. 19/2002).
Il requisito del biennio e del corso possono essere in capo, oltre al titolare e al legale rappresentante, alle seguenti figure:
- partecipi nelle imprese familiari;
- soci nelle società di persone;
- amministratori e/o soci persone fisiche munite di apposita delega nelle società di capitali.
L’esenzione all’obbligo del corso è prevista per i laureati in agraria o in possesso di titoli equipollenti. (dal sito Regione Veneto).